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Esposizione al Litio durante la gravidanza e il periodo postpartum nelle donne con disturbo bipolare


Non ci sono dati certi riguardo ai rischi nell'uso del Litio durante la gravidanza nelle donne con disturbo bipolare.
E' stata compiuta una valutazione critica delle evidenze relative all'efficacia e alla sicurezza del trattamento al Litio durante il periodo del periparto, concentrandosi sulle donne con disturbo bipolare e sulla loro prole.

E' stata condotta una revisione sistematica e una meta-analisi ad effetti casuali per valutare casi-controllo, coorte e studi interventistici che riportavano la sicurezza ( esito primario, qualsiasi anomalia congenita ) o efficacia ( esito primario, prevenzione delle ricadute dell'umore ) del trattamento con Litio durante la gravidanza e il periodo postpartum.

29 studi sono stati selezionati per le analisi ( 20 studi erano di buona qualità e 6 erano di scarsa qualità; 1 studio aveva un rischio non ben definito di bias e 2 avevano un alto rischio di bias ).
Tredici dei 29 studi sono stati inclusi nell'analisi quantitativa.

Il Litio prescritto durante la gravidanza è risultato associato a maggiore probabilità di qualsiasi anomalia congenita ( N = 23.300, k = 11; prevalenza = 4.1%, k = 11; odds ratio, OR=1.81, IC 95% = 1.35-2.41; numero necessario per provocare un danno ( NNH ) = 33; IC 95% = 22–77 ) e di anomalie cardiache ( N = 1.348.475, k = 12; prevalenza = 1.2%, k = 9; OR=1.86, IC 95% = 1.16–2.96; NNH = 71; IC al 95% = 48–167 ).

L'esposizione al Litio durante il primo trimestre è stata associata a maggiori probabilità di aborto spontaneo ( N = 1.289, k = 3, prevalenza = 8.1%; OR = 3.77, IC 95% = 1.15-12.39; NNH = 15; IC 95% = 8-111 ).

Confrontando le gravidanze esposte al Litio con quelle non-esposte, la significatività è rimasta per qualsiasi malformazione ( esposizione durante qualsiasi periodo di gravidanza o primo trimestre ) e malformazioni cardiache ( esposizione durante il primo trimestre ), ma non per l'aborto spontaneo ( esposizione durante il primo trimestre ) e malformazioni cardiache ( esposizione durante qualsiasi periodo di gravidanza ).

Il Litio è risultato più efficace della non-somministrazione di Litio nel prevenire la ricaduta postpartum ( N = 48, k = 2; OR=0.16, IC 95% = 0.03–0.89; numero necessario da trattare, NNT = 3; IC 95% = 1-12 ).

La sintesi qualitativa ha mostrato che le madri con livelli sierici di Litio inferiori a 0.64 mEq/L e dosaggi inferiori a 600 mg/die avevano neonati più reattivi senza un aumentato rischio di malformazioni cardiache.

In conclusione, il rischio associato all'esposizione al Litio in qualsiasi momento durante la gravidanza è risultato basso e il rischio era maggiore per l'esposizione al primo trimestre o al dosaggio più elevato.
Idealmente, la gravidanza dovrebbe essere pianificata durante la remissione del disturbo bipolare e il Litio prescritto nel range terapeutico più basso nel corso della gravidanza, in particolare durante il primo trimestre e nei giorni immediatamente precedenti il parto, bilanciando il profilo di sicurezza e di efficacia per il singolo paziente. ( Xagena2020 )

Fornaro M et al, Am J Psychiatry 2020; 177: 76-92

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