Il Litio, la Carbamazepina e l’Acido Valproico esercitano un effetto stabilizzante l’umore nei disturbi affettivi bipolari.
I meccanismi molecolari che sono alle basi sia delle azioni di questi farmaci che della malattia non sono noti.
Alcuni ipotizzano che la deplezione dell’inositolo possa essere la modalità d’azione del Litio nel disturbo affettivo bipolare; altri invece suggeriscono che il bersaglio sia rappresentato dal glicogeno sintetasi chinasi (GSK3 ).
L’azione dell’Acido Valproico è stata associata sia alla deplezione dell’inositolo che all’inibizione dell’istone deacetilasi ( HDAC ).
I Ricercatori del MRC Laboratory for Molecular Cell Biology dell’University College London a Londra , hanno dimostrato che tutti e tre i farmaci inibiscono il collasso dei coni di accrescimento dei neuroni sensoriali ed aumentano l’area dei coni di crescita.
Questi effetti non dipendono né dall’azione su GSK3 e neppure dall’inibizione di HDAC.
L’inositolo, tuttavia contrasta gli effetti dei farmaci sui coni di accrescimento , indicando in tal modo che la deplezione di inositolo fa parte del loro meccanismo d’azione.
Inoltre lo sviluppo del microrganismo Dictyostelium è influenzato sia dal Litio che dall’Acido Valproico, ma la resistenza ad entrambi è conferita dalla delezione del gene che codifica per la prolil-oligopeptidasi che anche regola il metabolismo dell’inositolo.
Gli inibitori della prolil-oligopeptidasi contrastano gli effetti di tutti e tre i farmaci sull’area del cono di accrescimento del neurone sensoriale e sul collasso. ( Xagena 2002 )
Williams R S et al, Nature 2002; 17:292-295